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Camminare fa bene alla "retina" dell'occhio

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Messaggio Da Admin Sab Mar 01, 2014 7:31 pm

Dal Corriere.it
Camminare fa bene alla "retina" dell'occhio DSC00043
L’esercizio fisico fa bene davvero a tutto, anche alla salute degli occhi. Per la prima volta uno studio americano ha dimostrato che una moderata attività aerobica protegge la retina dalla degenerazione senile. La ricerca, condotta al VA Center for Visual and Neurocognitive Rehabilitation e alla Emory University di Atlanta è pubblicata sull’ultimo numero del Journal of Neuroscience. «I risultati - ha commentato uno degli autori, Machelle Pardue - suggeriscono l’utilità di programmi di esercizi fisici personalizzati nel trattamento delle malattie degenerative retiniche. In futuro l’attività fisica potrebbe essere prescritta dagli oftalmologi come intervento a basso costo per ritardare la perdita della vista».

CECITÀ - La degenerazione maculare senile è una delle principali cause di cecità nell’anziano ed è provocata dalla morte di neuroni specializzati della retina, chiamati fotorecettori, che sono sensibili alla luce. Così i ricercatori hanno voluto verificare se l’esercizio fisico poteva avere un effetto protettivo anche su queste cellule nervose, come è dimostrato avere in altre malattie neurodegenerative, e hanno condotto una serie di esperimenti in laboratorio. Hanno istruito i topi a correre su un tapis roulant un’ora al giorno, cinque giorni alla settimana, per due settimane. Successivamente hanno esposto gli animali a una luce intensa capace di danneggiare la retina (è un modello di degenerazione retinica che si usa di frequente) e per altre due settimane li hanno sottoposti allo stesso tipo di attività fisica.

PIÙ FOTORECETTORI - I topi che avevano seguito gli allenamenti presentavano almeno un numero doppio di fotorecettori rispetto a quelli che invece non si erano esercitati e la loro retina risultava molto più responsiva agli stimoli luminosi. «Vale la pena di sottolineare che l’esercizio cui si sottoponevano i topi è paragonabile alla camminata veloce - ha detto Purdue -. Non serve quindi uno sforzo fisico intenso». Rimane da spiegare come mai l’attività aerobica può produrre questi effetti benefici. Secondo gli specialisti sono dovuti, almeno in parte, a un fattore di crescita, chiamato Bdnf, che nei topi allenati è presente in elevate quantità nel sangue, nel cervello e nella retina. La controprova? Se si blocca con sostanze chimiche il recettore per questo fattore, l’effetto protettivo dell’attività fisica viene annullato. Adesso i ricercatori di Atlanta vogliono verificare se l’esercizio fisico può essere utile anche nel glaucoma e nella retinopatia diabetica.
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